Report brevi 2016
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Prima uscita dell'anno e subito mi lancio alla sfida del Monte Arrigon per vedere se caso mai le sue pendenze, durante l'inverno, sono diminuite. Purtroppo no! anche se ce l'avevo quasi fatta a percorrerlo tutto in sella: proprio nel punto in cui c'era un po' di minor pendenza e prima degli ultimi terribili 30 metri, con le pulsazioni a 180, mi sono distratto un attimo. Sasso, impuntata, piede a terra, amen.
Poi il giro è proseguito con la discesa della Carabiniera e la salita al Monte delle Valli + Molle. Sentieri in perfetta forma, io un po' meno... ma l'importante era iniziare l'anno con un bel giro divertente e così è stato.
Giornata da ricordare: finalmente ce l'ho fatta a superare il Monte Arrigon con le sue terribili rampe senza mettere il piede a terra.
Quando mi sono reso conto che, sulla penultima rampa - quella in sterrato che costeggia il vigneto a sinistra - ero arrivato al punto dove la pendenza cala un po' prima degli ultimi 30 metri dove ogni giro di pedale mi costa uno sforzo assurdo, mi sono detto "O adesso o mai più! Daiiii...." non ho più guardato avanti fino al momento in cui, come un miracolo, ho sentito che la forza necessaria per girare i pedali stava calando, e... sì... questa volta ce l'avevo proprio fatta.
Dopo mi rimaneva solo l'ultima rampa, più pedalabile dove si arriva allo scollinamento e ci si gode il panorama verso il Monte Grande e l'abitato di Teolo, ma affrontandola piano non poteva rovinarmi il sapore della conquista.
Monte Arrigon... degno avversario, ma questa volta ho vinto io!
Giro tranquillo tutto pianura, ma tra i miei preferiti lungo gli argini del Brenta, Tergola e Muson dei Sassi, tanto sterrato e lontano dal traffico.
Tanto tranquillo che mi sono lasciato tentare da una siesta sotto un bell'albero immerso nel verde lungo il Tergola.
Ottima prova della mia Lupa: consente di mantenere il rapporto lungo, anche controvento, senza stancare. Nessun dolore alla schiena, quasi nemmeno mal di gambe a fine giro.
Peccato non confrontare la media del giro con quella degli anni scorsi causa "tilt" del Garmin che si è spento improvvisamente anche se la batteria era ancora carica. Pazienza, lo scopo era abbattere lo stress ed è stato raggiunto!
Debutto sulle pendici del Grappa, alla scoperta di questa montagna sacra alla Patria.
Parto da Campo Solagna, raggiunto in auto per ridurre il dislivello e sfuggire alla calura di questi giorni. L'intenzione è di raggiungere il rifugio Bassano sulla Cima Grappa e poi fare un lungo giro sulle sterrate a nord del massiccio.
Purtroppo all'altezza del rifugio Finestron devo tagliare per la statale e fare ritorno all'auto perché erano ormai le 18 e temevo che il giro per la strada delle moschine richiedesse molto più tempo. Pazienza, l'appuntamento è solo rimandato e l'importante era rompere il ghiaccio con questi luoghi in attesa di giri ben più spettacolari.
Partire in MTB da Padova e raggiungere i Colli, tutto sommato consente di farsi una bella galoppata in pianura, magari tagliando per argini e facendo più sterrato possibile, fare qualche salitella nella zona Nord dei Colli e poi tornare indietro con altrettanta pianura.
Questa volta, anziché il mio classico M.te Lonzina, ho puntato a Treponti - M.te Arrigon e relativa discesa su Luvigliano per la Carabiniera.
Quella con le rampe del M.te Arrigon è una sfida sempre aperta, che con la Lupa riesco a chiudere a mio favore... ma se non ci fosse lei!